Come conservare il vino rosso aperto: guida

Il vino rosso è fiore all'occhiello della produzione vitivinicola italiana. Ne esistono diverse tipologie, adatte ai palati più raffinati ed esigenti

Se hai aperto una bottiglia di vino rosso e non sai come conservarla, ecco qualche suggerimento per preservarne sapore e gusto.
Premesso che un vino va consumato entro 2-3 giorni, vi sono comunque delle soluzioni utili per evitare che vada a male.
Un esempio sono i pratici tappi ermetici per bottiglie, pensati per prolungare la qualità e la freschezza, disponibili presso le enoteche, o ancora la pompa crea vuoto.

Questo apparecchio serve per eliminare l’ossigeno dalla bottiglia già aperta, prolungandone la conservazione.
Mentre il vino bianco e rosato va conservato in frigo, il rosso deve essere riposto a temperatura ambiente, in un posto fresco e non esposto direttamente alla luce o a fonti di calore.

Tipi di vino rosso

Dal Barolo al Nero D’Avola dal Primitivo al Merlot, dal Cannonau sardo al Lambrusco emiliano. Qualunque regione d’Italia, da nord a sud dello Stivale, è orgogliosa del suo patrimonio vitivinicolo e in particolare della produzione del suo vino rosso.

In Toscana ad esempio non si può non citare il Chianti, apprezzato in tutto il mondo, o il Brunello di Montalcino; in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige tra i migliori c’è il Cabernet-Sauvignon, nel Salento spicca tra tutti il Negroamaro mentre l’Abruzzo va fiera del suo Montepulciano d’Abruzzo.
Le tipologie di vino rosso sono davvero tante, esiste un universo variegato ed esteso difficile da sintetizzare. Una cosa è certa, il vino made in Italy ha estimatori in tutto il mondo e soprattutto ce ne è per tutti i gusti: corposi, fermi, dolci, frizzanti i vini italiani accontentano davvero tutti.

Qualifica per vini pregiati

Il T.U. del vino (l.12 dicembre 2016 n°238) – Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino – stabilisce le qualifiche da indicare in etichetta e da usare solo per vini DOC (denominazioni di origine controllata) e DOCG (denominazioni di origine controllata e garantita).

  • Riserva: il vino rosso deve essere sottoposto a un invecchiamento minimo, compreso l’eventuale affinamento, non inferiore a due anni.
  • Superiore: attribuita ai vini a DO aventi caratteristiche qualitative più elevate, con un grado alcolico superiore di 0,5% rispetto al generico giovane.
  • Classico: si riferisce all’area storica di produzione di un determinato vino. Un esempio è la differenza tra il Chianti generico, prodotto in una vasta area, e il Chianti Classico, prodotto invece nella zona ristretta delimitata con un decreto del Ministro per l’agricoltura e le foreste.

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Se sei alla ricerca di un vino rosso da offrire in occasione di una cena importante o da regalare, con queste bottiglie farai un’ottima figura:

  1. Amarone della Valpolicella DOP Selezione Antonio Castagnedi Magnum
    Dal colore rosso rubino e con riflessi porpora, questo vino emana profumi di frutti rossi maturi, arricchiti da piacevoli note speziate di liquirizia, pepe nero e cioccolato. Al palato risulta caldo, sapido e piacevolmente fresco.
  2. Tintilia Di Majo Norante
    È un vino pieno, morbido e vellutato, con perfetta fusione fra i sapori di prugna e sottobosco ed i sentori di cuoio e liquirizia, dal colore rosso rubino intenso con riflessi violacei.
  3. Nero D’Avola 2014 Terre Siciliane “Vutti China”
    Questo vino dal sentore tipico di frutta matura, affinato 12 mesi in barrique di allier e botti di rovere di slavonia, è ottimo abbinato con piatti a base di selvaggina, carne alla brace, brasati e formaggi di lunga stagionatura. Far decantare un’ora prima di servirlo.
Scritto da Elisabetta
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