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Dischi in vinile: i 45 giri da non perdere

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Il disco in vinile ha caratterizzato gran parte del ‘900. Dopo un periodo di oblio, oggi è tornato alla ribalta. Per questo si è diffuso il collezionismo di dischi in vinile. In questa guida vi daremo informazioni utili per valutare i vostri vinili.

Inoltre, consigli per l’acquisto dei tre migliori vinili da collezione. Tutti da non perdere!

Dischi in vinile

Il disco in vinile era il mezzo principale utilizzato per la riproduzione musicale fino alla fine del XX secolo. I dischi conservarono la più grande quota di mercato anche quando nuovi formati, come la cassetta compatta, furono commercializzati in serie. Verso la fine degli anni ’80, i CD avevano sostituito anche la cassetta e il disco in vinile ha lasciato il mainstream nel 1991. Dagli anni ’90 fino al 2010 circa, i dischi continuarono ad essere usati dai dj e ascoltati da un mercato di nicchia.

Un notevole risveglio c’è stato all’inizio del XXI secolo. Nel 2014 negli Stati Uniti c’è stato un aumento delle vendite del 260% dal 2009. Nel Regno Unito le vendite sono aumentate di cinque volte dal 2009 al 2014. I record dei vinili sono misurati con vari parametri.

Si misura il diametro del disco in pollici. Si misura la velocità di rotazione in giri al minuto (giri / min). Si misura la loro capacità temporale, determinata dal loro diametro e velocità (LP long playing). I dischi in vinile, se tenuti in modo adeguato, un hanno il potenziale di durare anche secoli. La grande copertina è da sempre apprezzata dai collezionisti per lo spazio dato all’espressione visiva.

Nell’epoca del digitale e dello streaming, molte band sono tornate al vinile sia per gusto del vintage sia per amore del suono più corposo e avvolgente.

Per questo è ripartita la produzione e gli investimenti nei dischi in vinile e di conseguenza il collezionismo. La vendita dei vinili continua ad aumentare ogni anno a dispetto del calo della vendita di CD. Oggi i dischi originali possono valere una fortuna, per questo il consiglio è quello di rispolverare i vecchi vinili, perché potrebbero essere un vero e proprio tesoro!

Dischi in vinile quotazione

Siete collezionisti di vinili e volete conoscere la quotazione del vostro tesoro? Noi vi aiutiamo a capire come fare. Certamente non è semplice valutare un vinile senza incappare nella trappola della super-valutazione o anche della sottovalutazione. Il primo parametro da valutare è lo stato di conservazione dell’oggetto. Per una buona quotazione deve essere in ottime condizioni. Ogni minimo difetto porta alla diminuzione del prezzo. Quindi anche un disco raro, se conservato male, può arrivare a valere pochissimo. Bisogna anche verificare di quale stampa si tratta. Un disco può essere ristampato più volte e da etichette diverse. Di solito le prime stampe sono anche le più ricercate. Per dare un valore ad un vinile occorre anche fare riferimento a cataloghi e listini pre-esistenti. Da essi si comprende la situazione di mercato dell’oggetto. Potete controllare su Discogs a quanto sia stato comprato un disco dagli ultimi acquirenti. Molto utili sono anche le informazioni riportate sui siti di Astecome, Music Price Guide e Popsike.

Migliori 3 da collezione

1. Al primo posto troviamo i Beatles con Abbey Road. Un cult della musica. La rivista Rolling Stone lo ha inserito al quattordicesimo posto tra i 500 migliori album. Non potete perdere quest’occasione!

2. Al secondo posto troviamo Bob Dylan con Blonde on Blonde. Il disco è ritenuto il primo importante album doppio della storia del rock.

3. Al terzo posto troviamo Jimi Hendrix con Electric Ladyland. Considerato l’album migliore del cantautore e chitarrista.

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